La prima cosa che dovrebbe essere affrontata dalla nuova realtà politica è la legge elettorale. Proprio la spinta che è propulsiva per la nascita del nuovo partito ne autorizzano e legittimano le scelte di semplificazione del meccanismo elettorale, snellimento della "burocrazia rappresentativa", approvazione di uno sbarramento consistente (5% ?) per l'accesso al parlamento.
L'unica cosa però che il nuovo partito, in queste operazioni, non dovrà rischiare (non mi sento assolutamente di chiedere questo karakiri) è quella di ridare il potere, in questo momento, a questa destra con l'attuale Leader.
Non vorrei infatti che accadesse di nuovo quello che purtroppo accadde quando l'On. Segni, qualche anno fa (nell'occasione della legge del maggioritario), propose la riforma. La legge approvata anziché favorire una classe dirigente più affidabile ed impegnata, anziché valorizzare esperienze e rappresentanze del territorio, diede il via libera ad avventurieri e profittatori che hanno fatto scempio della democrazia partecipativa distruggendo i Partiti ed esaltando i PERSONALISMI. Dunque, per dirla con Manzoni:
ADELANTE PEDRO ! CON JUICIO...
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